Il 27 marzo è stato presentato a Bari, come noto, il piano strategico 2019-2028 di Aeroporti di Puglia Spa.
Nell’occasione il Comitato Vola Gino Lisa presenziava con alcuni suoi componenti del Direttivo dopo essere stato regolarmente accreditato.
La premessa, dunque, alla vigilia dell’evento e alla luce anche dell’invito, sembrava propendere per quella che poteva davvero essere una giornata storica per lo scalo di Capitanata (il D-DAY).
Purtroppo così non è stato.
Aeroporti di Puglia Spa ha illustrato il suo piano evidenziando il ruolo degli scali principali di Bari e Brindisi, soffermandosi su quali obiettivi dovranno essere raggiunti e in che modalità il tutto poi dovrà avvenire, basandosi soprattutto su un’autonomia finanziaria.
Il ruolo dello scalo di Capitanata, in questo piano, ha trovato spazio esclusivamente per la sua vocazione di soccorso, fatto questo già noto e incartato in precedenti atti regionali e a firma anche della stessa ADP, in relazione chiaramente all’opzione Sieg intrapresa per l’allungamento della pista di volo e al necessario nulla osta ministeriale, come ultimo passaggio di questo iter.
In relazione, invece, alla possibilità di riattivare un serio piano di investimento che contempli voli civili anche dal Gino Lisa l’unica affermazione che ha trovato spazio nella presentazione è stata quella che “se ci sono vettori interessati a qualunque tipo di volo, di linea o charter per il turismo del Gargano “ sarà “ possibile che Aeroporti di Puglia stimoli questo processo attraverso finanziamenti o sostegni che verranno assicurati non con il sistema che paga Pantalone”. Nonché “se la città più a nord della Puglia non avrà bisogno di voli “ si vedrà subito “perché il vettore che istituirà il volo o che studierà l’istituzione capirà se i foggiani utilizzano l’aereo da Foggia , che avrà una pista lunga peri voli passeggeri.”
Così si è espresso il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in relazione alle pretese di mobilità di un territorio in cui, lo ricordiamo, il Governatore ha trovato un feudo di consenso elettorale all’epoca della sua candidatura e successiva nomina.
Ricordiamo al Presidente, però, che raramente i vettori si interessano alle destinazioni poco conosciute e figuriamoci se potranno interessarsi al Gino Lisa quando nemmeno Aeroporti di Puglia Spa lo considera alla fine uno scalo civile affidabile.
Ancora una volta, dunque, Aeroporti di Puglia Spa, con la benedizione della politica regionale, ha chiaramente detto che nella strategia di pianificazione 2019-2028 non c’è preventivamente un posto garantito per lo scalo Gino Lisa, fatta eccezione per la protezione civile, ma solo una porticina aperta a parole, necessariamente aggiungiamo, per via di quella concessione che impone alla società di garantire l’esistenza di questo scalo nel suo sistema alla pari degli altri.
Ecco allora l’idea della Protezione Civile: la soluzione a tutti i mali, con buona pace per il “foggianesimo” e il “fanatismo di Facebook”.
Eppure il nostro è un territorio a vocazione turistica il quale produce una ricchezza che andrebbe ulteriormente valorizzata e non mortificata.
L’idea che questa Provincia debba ancora dimostrare, come se fosse uno studente rimandato, di meritare un diritto ad un reale sviluppo attraverso le sue infrastrutture esistenti è l’emblema di una valutazione negativa che si ha a Bari di questo territorio e delle persone che ci vivono.
Questa visione di Aeroporti di Puglia Spa non ha però trovato un contrasto collettivo ed immediato, fatta eccezione per le osservazioni pubbliche del Sindaco Landella, del Presidente della Camera di Commercio Porreca, del Parlamentare Lo Vecchio e dei Consiglieri Regionali Barone e Gatta.
E il resto del territorio ? La Confidustria, la Confagricoltura, la Confcommercio, Federalberghi, i sindacati ( per citarne alcuni ) che dicono? Nulla ? Va bene così a tutti ?
E’ mai possibile che i contentini della Protezione Civile e di qualche vaga apertura possano trovare soddisfazione rispetto alle diverse e legittime ambizioni di crescita di un territorio come la nostra provincia?
Noi lo diciamo oggi chiaramente: per noi questo piano non è accettabile.
Non è accettabile questo limitato ruolo che Aeroporti di Puglia Spa e la Regione Puglia vogliono ritagliare al nostro scalo perché ciò è oggettivamente limitativo rispetto alle esigenze della Capitanata e delle zone limitrofe.
Concludiamo, pertanto, dichiarando che a breve intraprenderemo diverse e già programmate iniziative al fine unico di garantire all’aeroporto Gino Lisa, alla pari degli altri scali pugliesi, un programma di sviluppo adeguato alla sussistente vocazione turistica e commerciale di questo territorio.
Presidente Comitato Vola Gino Lisa
Avv. Maurizio Antonio Gargiulo