On. Presidente – Regione Puglia
Dott. Nichi Vendola
On. Assessore ai Trasporti – Regione Puglia
Dott. Giovanni Giannini
On. Assessore al Bilancio – Regione Puglia
Dott. Leonardo Di Gioia
On. Parlamentari di Capitanata
Siamo molto critici perché continuiamo a non comprendere i motivi oggettivi per i quali, mentre in contrasto con i contenuti stessi del decreto viene riconosciuta immediatamente la valenza nazionale di scali le cui Società di gestione sono notoriamente in grave crisi economico-finanziaria (vd. il caso di Parma) e/o in attesa di rinnovo della certificazione ENAC (vd. il caso dell’Aeroporto dello Stretto ), di contro viene escluso dalla bozza di piano aeroportuale nazionale il Gino Lisa che, oltre ai tanti requisiti presentati ripetutamente in più sedi istituzionali, è fornito di un master plan già approvato dall’ENAC ed è affidato alla gestione di una Società notoriamente più che solida, con un bilancio positivo in crescita costante.
Dal momento che abbiamo appreso dalla stampa che il rango di alcuni aeroporti, attualmente già inseriti nel piano, ha beneficiato positivamente dell’intervento attivo e diretto dei rispettivi Presidenti Regionali e/o dei Rappresentanti in Parlamento, ancora una volta torniamo a chiedere al Presidente Vendola e a quanti Parlamentari vogliano fattivamente testimoniare il loro impegno concreto verso la Capitanata, di intervenire a supporto del lavoro di cui si sta facendo attualmente carico l’Assessore Di Gioia, per conseguire l’unico risultato per noi e per la Capitanata sempre prioritario: l’inserimento del Gino Lisa fra gli aeroporti di interesse nazionale nell’emanando DPR, in quanto funzionalmente indispensabile per la mobilità e lo sviluppo di tutto il territorio, componente imprescindibile nel contesto di un sistema aeroportuale pugliese, affidato in convenzione quarantennale alla programmazione e gestione unitaria di Aeroporti di Puglia.
Dopo l’ultimo incontro istituzionale in sede di conferenza, l’Assessore Di Gioia ha dato notizia di nuove prospettive più favorevoli anche per il Gino Lisa a seguito dell’introduzione, nello schema di decreto, di un nuovo articolo in base al quale, in prima applicazione della norma, i gestori degli aeroporti non inseriti tra gli scali di interesse nazionale, entro e non oltre un anno dall’entrata in vigore del decreto, possono presentare la documentazione comprovante il possesso dei requisiti contemplati nel decreto stesso e quindi, superata la verifica, possono essere riconosciuti aeroporti di interesse nazionale con decreto ministeriale.
Poiché pragmaticamente nulla si deve trascurare o tralasciare, così come i Sindaci della Provincia hanno già inoltrato al Ministro Lupi una richiesta di riconoscimento dello scalo di Foggia ai fini della continuità territoriale, ora è il gestore dello scalo, Aeroporti di Puglia, che nel suo ruolo di gestore dello scalo, deve provvedere, senza tergiversamenti, a produrre quanto di sua competenza .
Il che significa, in prima istanza avere contezza e sottoporre immediatamente al Ministro Lupi quanto eventualmente mancante per l’inserimento del Gino Lisa nel DPR, nonché predisporre quanto necessario per un eventuale decreto ministeriale di inserimento del Gino Lisa fra gli aeroporti di interesse nazionale prima della scadenza dell’attuale governo regionale, approntare un piano organico di sviluppo dello scalo di Foggia che, in preparazione all’adeguamento dell’attuale pista, consenta sia la ripresa immediata dei collegamenti con vettori affidabili, sia l’attività degli operatori turistici della Capitanata in condizioni di esercizio praticabili.
Ovviamente staremo ben attenti all’esito di questo lungo e accidentato iter, soprattutto che l’attuale interessamento sul tema aeroporto non si trasformi in un nuovo appuntamento sine die, nel qual caso, è certo che, in assenza di tempestivi risultati concreti, torneremo a portare all’attenzione di tutti, a tutti i livelli istituzionali, il peso degli impegni assunti pubblicamente con la Capitanata.
Comitato “Vola Gino Lisa”
Foggia 04.02.2015