Egregio Presidente Emiliano,
ANDIAMO PER IL 5° ANNO, certo non sono pochi per un Paese che dovrebbe cambiare marcia per diventare più attrattivo !
CINQUE ANNI di carteggi, chiarimenti, botte e risposte verbali e scritte in lento movimento fra Enti, Ministeri, Assessorati, Commissioni, compresa quella Europea cui spetta l’ultima parola sull’erogabilità del finanziamento.
Tante carte, tutte molto riservate, frammezzate da monologhi, dichiarazioni approssimative, talvolta contraddittore, talvolta smentite poi da fatti.
Dichiarazioni preelettorali, alcune decise, altre sibilline, ma silenzio assoluto a fronte di manifestazioni, forse troppo civili, istanze a Ministri, Viceministri Presidenti, Assessori, forse lette, certamente dimenticate senza neanche quel cenno di risposta che la gente normale si aspetta da, e fra Rappresentanti Istituzionali.
QUESTA E’ LA STORIA DELL’AEROPORTO GINO LISA, lo scalo aeroportuale pugliese che non può chiudere, ma non può neanche funzionare !
Ora pare si sia all’ultimo atto!
Come comunicato dall’Assessore Piemontese, la Regione Puglia ha inoltrato puntualmente, da più di un mese, la nota con le risposte agli ultimi chiarimenti richiesti dalla Commissione Europea.
E siamo nuovamente in attesa che quella Commissione, ritenendo esaustivi i requisiti e gli elementi di giudizio, chiuda l’istruttoria e si esprima formalmente sulla liceità del finanziamento destinato ai lavori di adeguamento della pista dello scalo di Capitanata, già aggiudicati provvisoriamente nella scorsa estate, in misura integrale o decurtata, come ripetutamente anticipato da diverse fonti.
Senza tornare sulle molteplici, ben note motivazioni che supportano l’interesse della Capitanata alla realizzazione del progetto nato dalla volontà della Regione Puglia, concepito come pronto rimedio ad una mobilità complessiva tutt’ora subordinata al trasporto su gomma, in questa fase decisiva che coinvolge necessariamente la partecipazione attiva di AdP impresa beneficiaria del finanziamento, riportiamo il tema alla Sua attenzione.
E’ determinante, ora, un Suo autorevole intervento in tutte le sedi istituzionali: europee, nazionali e regionali dalle quali dipende non solo il diritto al finanziamento per l’adeguamento della pista, ma l’elaborazione del progetto di ripresa funzionale dello scalo, del quale il nostro Comitato è stato propositore ad ottobre 2014 con uno studio di fattibilità predisposto dell’Associazione Mondo Gino Lisa, così da poter accedere anche al giusto inquadramento nel sistema aeroportuale nazionale.
Tanto è dovuto per non vanificare, nel momento più cruciale, sforzi, impegno ed aspettative per la riattivazione di un sistema di collegamento veloce il cui effetto moltiplicatore sullo sviluppo territoriale, sul Pil regionale, ampiamente ripaganti degli oneri sostenuti, è stato sostenuto ripetutamente dalla Conferenza delle Regioni in rifermento ai piccoli aeroporti, approfondito e documentato recentemente dalla Cassa Depositi e Prestiti, da Unioncamere nel 2014, dalla Camera di Commercio di Foggia e dalle analisi condotte dal Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici dell’Università di Bari in
tema di impatto economico dei collegamenti dagli scali di Bari e Brindisi.
Foggia, 27 settembre 2015
Comitato Vola Gino Lisa