Mentre il tema referendum polarizza l’attenzione generale, a posteriori apprendiamo dalla stampa di un incontro avvenuto fra Confindustria Foggia, la Regione Puglia, rappresentata dall’assessore ai trasporti e dal foggiano Assessore al bilancio, Università e Sindacati provinciali, per pianificare i prossimi interventi in materia di infrastrutture, logistica e trasporti. Assenti, a quanto pare non invitati malgrado il dichiarato orientamento partecipativo del Governo regionale, i rappresentanti istituzionali del territorio, Provincia e Comune di Foggia, le altre Associazioni di categoria e gli stessi organi di stampa.
A quanto pare anche un altro grande assente, il Gino Lisa. I convenuti, tranne l’Assessore Piemontese nel successivo comunicato riportato sul suo profilo Facebook, non hanno dato alcuna attenzione allo scalo di Capitanata. I partecipanti hanno omesso di inserire un piano di sviluppo dell’aeroporto fra le strategie importanti per il territorio e fra i prossimi impegni regionali, preoccupandosi piuttosto di sollecitare un sistema di collegamento con Palese più efficiente. Fatto questo che pone il legittimo dubbio che tali programmi possano essere di effettiva utilità per il territorio e non solo per l’interesse dei pochi presenti al tavolo tecnico. Contenuti che, a questo punto, dovrebbero correttamente essere resi pubblici nei singoli passaggi dal momento che riguardano il futuro prossimo dell l’intera Comunità e non vi è stata alcuna delega a rappresentarne le esigenze .
Pare si sia trattato di una conventio ad escludendum e ad tacendum, con interlocutori evidentemente privilegiati, che ha trovato l’ immediata reazione del Sindaco di Foggia e della Confcommercio per metodi e contenuti.
Come Comitato Vola Gino Lisa, continuando nel nostro impegno, ci associamo alle doglianze che ci hanno preceduto in nome del rispetto della rappresentatività di un intero territorio e di tutte le sue categorie economiche e produttive, in nome di un metodo di gestione realmente partecipata, cosi come enunciato nel programma di governo del Presidente Emiliano.
Per quanto riguarda il silenzio sul programma di sviluppo del Gino Lisa che non riguarda esclusivamente l’allungamento della pista, (che comunque continua a subire ritardi, fallimenti e ridicole divagazioni sul tema), mentre è chiaro da tempo il disimpegno di CGIL, CISL e UIL, chiediamo direttamente al Presidente di Confindustria di far conoscere la posizione dell’Associazione che rappresenta, di quale prospettiva futura di sviluppo ed utilizzo, di quale proposta operativa si sia fatto concretamente portavoce secondo le intenzioni ripetutamente espresse in occasione della manifestazione barese del 2014 e nelle successive dichiarazioni. Non possiamo credere che la montagna abbia partorito un topolino e che, per la soddisfazione dell’Assessore Giannini tutto si sia risolto nel chiedere collegamenti con Palese più efficienti. Non un piano industriale non un programma e proposte per una ripresa dei voli da e per il Gino Lisa!
Ove ce ne fosse bisogno, ci appelliamo anche al recente convegno sulla legalità dove le parole del Procuratore Nazionale Antimafia ci rafforzano nella nostra determinazione ad uscire da qualunque zona grigia e pretendere assoluta trasparenza da parte di tutte le componenti sociali.