Continua una sorta di bagarre politica nell’attribuzioni di meriti nella definizione dell’iter di allungamento della pista di volo dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia.
Come sempre il Comitato preferisce guardare oltre e non soffermarsi sui propri o altrui meriti.
Così, anche oggi, preferisce concentrarsi sugli stessi interrogativi che già qualche mese fa aveva sollevato all’attenzione di Aeroporti di Puglia e della stessa Regione.
Dubbi che assumono una veste ancora più preoccupante stante l’assenza di risposte ufficiali di merito.
Speravamo in questi giorni di poter incontrare proprio lo staff manageriale di Aeroporti di Puglia S.p.a. al fine unico di avviare un serio confronto tecnico, avendo ormai compreso pienamente come sia quasi impossibile stare dietro al linguaggio del politico, sempre molto dispersivo nel tempo.
Purtroppo non c’è stato questo incontro e non certo per mancanza di disponibilità del Comitato.
Tornando agli aggiornamenti, apprendiamo della definizione degli espropri ma non della consegna delle aree all’impresa appaltatrice; ritardo legato verosimilmente alla bonifica dei terreni espropriati solo di recente.
Quando sarà dunque definito questo passaggio?
Quando avverrà l’approvazione del progetto esecutivo?
Sappiamo che dovranno essere apportate anche delle variazioni del tratto stradale adiacente alla pista interessata dai lavori e che lo scalo chiuderà con l’avvio dei lavori.
Non sappiamo ancora, invece, se il collaudo finale è stato prenotato in tempo, se il progetto di potenziamento della pista di volo comprenderà i necessari accorgimenti tecnici per permettere la riattivazione dei voli civili e se per tali spese vi sia già la doverosa copertura finanziaria.
Parliamo in particolare dei sistemi di illuminazione e di aiuto alla navigazione, nonché della necessaria TWR, anche in versione remota.
In merito chi gestirà la TWR? L’Enav ? L’Aeronautica Militare ?
Si sta provvedendo, per la prossima auspicabile apertura dell’aeroporto, alla formazione e all’inserimento di personale qualificato ? Ci saranno nuove assunzioni ?
In ultimo, cosa più preoccupante, non vi è alcun cenno proprio sulla riapertura dello scalo ai voli civili.
Abbandonando l’ipotesi Ryanair, più frutto di campagna politica di Emiliano che di contatto reale, sarebbe stato opportuno da parte dello staff manageriale e della stessa Regione Puglia, programmare già la stagione 2020 con Easy Jet, Volotea o altre compagnie low cost che hanno nella loro flotta gli aerei che potranno effettivamente volare da questa nuova pista, con un possibile e concreto rilancio immediato del Gino Lisa in un mercato difficile che vede già questo aeroporto fuori gioco da troppo tempo.
A quando, dunque, un piano industriale di rilancio per la riattivazione dei voli civili ?
Non sappiamo nemmeno come si intenderà realmente gestire, in sostanza, la vocazione di soccorso con l’inserimento doveroso della protezione civile regionale.
Alla luce di queste carenze informative restano i nostri dubbi e le perplessità su quanto non ancora programmato e pubblicizzato come prossimo e vero obiettivo di rilancio dello scalo.
Si continua, invece, a cavalcare vittoriosamente la definizione delle premesse di riattivazione, ossia dei lavori di allungamento, quando credevamo, dopo anni di battaglie e ragioni da quel lontano 2011, di averle messe finalmente in cantiere.
Invece sembra che si debba ancora “gioire” degli espropri chiusi con notevole ritardo e della bonifica dagli ordigni bellici della seconda guerra mondiale ancora in corso.
Siamo diversi e scusateci se non alziamo dunque i calici.
Noi guardiamo sempre e solo all’obiettivo finale e non all’intermezzo necessario.
La bottiglia la stapperemo quando vedremo finalmente acceso e funzionate questo scalo, nel rispetto del suo dna e di quella famosa scritta direzionale “aeroporto civile” che continua coraggiosamente a sussistere in qualche incrocio di Foggia.
Insomma è mai possibile che solo per l’aeroporto di Foggia bisogna attendere il completamento dei lavori di potenziamento per avviare dei contatti reali con delle compagnie di volo?
A Bari e Brindisi si è operato certamente diversamente e soprattutto in tempi ragionevoli.
Al tessuto turistico e commerciale del territorio, poi, continuiamo a rivolgere, speriamo non inutilmente, il nostro appello perché si pressi, ora più che mai, la Regione Puglia e la società di A.d.P. s.p.a. affinchè il Gino Lisa operi come aeroporto civile e perchè no come micro cargo a partire già dall’estate 2020, come da noi auspicato e tecnicamente spiegato in ben due convegni.
Perdere ancora un anno significherebbe sfiduciare solo il territorio e allontanare l’idea che lo scalo Gino Lisa possa finalmente contribuire non solo alla campagna elettorale ma anche e soprattutto allo sviluppo di una intera provincia ma anche dei territori limitrofi, come già spiegato più volte.
Un settore, quello turistico-commerciale, che potrebbe espandersi in maniera non irrilevante con l’ausilio di questa infrastruttura, con una conseguente forte ricaduta economica sul territorio interessato, distribuita, oltretutto, nell’arco dell’intero anno.
In attesa di una vera risposta tecnica (quella politica ormai l’abbiamo letta in questi giorni), confidiamo, come sempre, nell’attenzione dei mass media e di chi veramente ama l’aeroporto affinchè non si perda mai di vista il vero obiettivo, ossia VOLARE .
Presidente Comitato Vola Gino Lisa, Avv. Maurizio Antonio Gargiulo